Rischio cardiovascolare: l’importanza del rapporto colesterolo LDL/HDL
Abitudine al fumo, vita sedentaria, dieta sbagliata, stress, ma anche diabete e pressione arteriosa elevata: sono molteplici le condizioni che provocano malattia cardiovascolare, mettendo a rischio le arterie e l'intero apparato cardiovascolare.
Gli italiani, hanno in media livelli ematici troppo alti di colesterolo: il 21% degli uomini ed il 25% delle donne hanno un valore di colesterolemia totale uguale o superiore a 240 mg/dl.
Il colesterolo è definito il silent killer.
Tra i fattori di rischio merita particolare attenzione il rapporto colesterolo LDL/HDL. Un elevato valore di questo rapporto è indice di malattia aterosclerotica ed, in particolare, di malattia coronarica.
Quando la dieta e l’esercizio fisico non siano sufficienti, è possibile optare per una terapia farmacologica.
Le statine rappresentano i farmaci di prima scelta.
I pazienti maggiormente esposti al rischio cardiovascolare ( diabetici, cardiopatici, ipertesi, anziani, obesi ) su consiglio del medico necessitano di una terapia che sia in grado di aumentare il livello di colesterolo HDL in modo da ridurre l’accumulo di colesterolo LDL, diminuendone il deposito sulle pareti arteriose.
Rosuvastatina ( Crestor ) già alla dose di 10 mg ha dimostrato di ridurre i livelli di colesterolo target fino al 90% dei pazienti – ha dichiarato Franco Bernini del Dipartimento di Scienze Farmacologiche dell’Università di Parma.
Studi clinici effettuati con la Rosuvastatina hanno mostrato che il farmaco è in grado di diminuire i livelli di colesterolo LDL ( -45.8% ) e di aumentare i livelli di colesterolo HDL ( +14,5 ) in percentuali superiori rispetto ad altre statine disponibili.
Secondo le più recenti Linee Guida statunitensi, per i pazienti a rischio cardiovascolare moderatamente alto, il colesterolo totale deve essere mantenuto su livelli inferiori a 190 mg/dL, il colesterolo LDL su valori inferiori a 100 mg/dL e quello HDL su valori superiori a 40 mg/dL.
In Italia, il 62% degli uomini ed il 61% delle donne hanno un livello elevato di LDL ( maggiore di 115 mg/dl ).
Inoltre, il 70% dei pazienti a rischio cardiovascolare non riescono a raggiungere i livelli prescritti di colesterolemia.( Xagena2006 )
Cardio2006 Farma2006
Indietro
Altri articoli
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Colesterolo HDL e colesterolo LDL e rischio di demenza in oltre 17 anni di follow-up
Le associazioni tra colesterolo da lipoproteine ad alta densità ( colesterolo HDL ) e colesterolo da lipoproteine a bassa densità...
Associazione tra intensità della riduzione del colesterolo LDL con terapie a base di statine e prevenzione secondaria dell'ictus
I benefici e i rischi associati alle terapie intensive a base di statine per ridurre il colesterolo LDL in modo...
Valutazione dell'associazione tra riduzione del colesterolo LDL ed effetti relativi e assoluti del trattamento con statine
L'associazione tra la riduzione indotta dalle statine dei livelli di colesterolo LDL e la riduzione assoluta del rischio di esiti...
Ipercolesterolemia: AIFA ha approvato la prima terapia che riduce il colesterolo LDL con due somministrazioni all’anno
L'AIFA ha approvato Leqvio ( Inclisiran ) per il trattamento degli adulti con ipercolesterolemia primaria ( eterozigote familiare e non-familiare...
Riduzione dei livelli di colesterolo LDL nei pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica o ipercolesterolemia familiare eterozigote: sicurezza ed efficacia a lungo termine dell'Acido Bempedoico
Durante uno studio di estensione in aperto, l'Acido Bempedoico ( Nilemdo ) è risultato ben tollerato e ha mostrato un'efficacia...
Colesterolo LDL ed esiti clinici della combinazione di Ezetimibe con statine nello studio IMPROVE-IT
Le linee guida statunitensi del 2018 per la gestione del colesterolo raccomandano una terapia ipolipemizzante aggiuntiva con Ezetimibe ( Zetia...
Associazione tra esposizione cumulativa al colesterolo LDL durante la giovane età adulta e la mezza età e il rischio di eventi cardiovascolari
Il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( LDL-C; colesterolo LDL ) è un importante fattore di rischio per le...
Effetto dell'associazione a dose fissa di Acido Bempedoico più Ezetimibe rispetto al solo Ezetimibe sul colesterolo LDL nei pazienti con diabete di tipo 2 e ipercolesterolemia non-trattati con statine
Uno studio ha valutato l’impiego diell'associazione Acido Bempedoico ed Ezetimibe ( Nustendi ) in una coorte di pazienti dislipidemici con...
Colesterolo LDL elevato e aumento del rischio di infarto miocardico e malattia cardiovascolare aterosclerotica in individui di età compresa tra 70 e 100 anni
I risultati di studi storici suggeriscono che un colesterolo LDL elevato non è associato a un aumento del rischio di...